Brano: [...] della
III Legione, fu attivissimo e diede un prezioso contributo al C.L.N.. Il 25 aprile, nella capitale lombarda, un'unità di 407 finanzieri disarmò la polizia ausiliaria e le caserme dei militi fascisti, occupò i principali centri dell’organizzazione e della propaganda fascista, s’inserì in pie
no nella lotta. Anche nella cattura di Mussolini ebbero parte attiva e determinante alcuni finanzieri garibaldini della 52a Brigata.
A.Ba.
Guardia nazionale
Corpo militare composto da semplici cittadini e mobilitato in situazioni di emergenza, generalmente in servizio di ordine pubblico. Negli Stati Uniti è un corpo di chiara impronta reazionaria. Le origini storiche della Guardia nazionale sono elette. Essa fu creata per la prima volta in Francia l'8.7.1789, su proposta di Mirabeau, allorquando si profilò su Parigi la minaccia di un colpo di stato contro l'Assemblea, da parte della Corte e dei monarchici. Inizialmente fu posta alle dipendenze delle autorità civili e, in seguito, di quelle militari. Sciolta nel 1827, durante la Restaurazione, fu poi ricostituita e nuovamente dissolta (gennaio 1855), quindi riorganizzata, per breve tempo, nel 1870.
In Italia la Guardia Nazionale fu istituita per la prima volta a Bologna il 6.7.1796. Assunse una certa importanza nell’Italia Cen[...]
[...]la prima volta in Francia l'8.7.1789, su proposta di Mirabeau, allorquando si profilò su Parigi la minaccia di un colpo di stato contro l'Assemblea, da parte della Corte e dei monarchici. Inizialmente fu posta alle dipendenze delle autorità civili e, in seguito, di quelle militari. Sciolta nel 1827, durante la Restaurazione, fu poi ricostituita e nuovamente dissolta (gennaio 1855), quindi riorganizzata, per breve tempo, nel 1870.
In Italia la Guardia Nazionale fu istituita per la prima volta a Bologna il 6.7.1796. Assunse una certa importanza nell’Italia Centrale durante i moti del 1831 (si chiamava Guardia civica nello Stato pontificio e Guardia urbana in Toscana). Nel luglio 1847 essa venne organizzata a Roma, in Romagna, in Toscana, a Napoli e, nel 1848, in Piemonte, in Lombardia e nel Veneto. Battaglioni della Guardia nazionale parteciparono alle campagne per l’unità d’Italia del 1859, 1860 e 1866, nonché a operazioni contro il « brigantaggio » nel Meridione (186265). Dopo il 1870 in Italia non se ne parlò più.
Nella Resistenza milanese
Alla vigilia dell’8.9.1943, ricollegandosi alle nobili reminiscenze risorgimentali, in alcune città del Nord e specialmente a Milano fu lanciata l’idea di costituire una Guardia nazionale per difendere la patria dall’invasore tedesco; ma il rifiuto, da parte dei generali comandanti le varie piazze militari, di distribuire armi alla popolazione civile, rese vano ogni tentativo in tal senso. Per tre giorni, dal 9 a II ’ 11 settembre, il Comando milanese della costituita Guardia nazionale rimase insediato in un palazzo al n° 43 di via Manzoni. Tra i più ferventi organizzatori ne erano Gerolamo Li Causi (v.), Giovanni Grilli, Francesco Scotti, Luigi G aspa rotto (v.) e
suo figlio Poi do, Alfredo Pi zzo ni e Alberto Damiani. Prima di sciogliersi, il Comitato postosi alla testa del movimento fece appena in tempo a lanciare un manifesto rivolto ai militari sbandati e a tutti i cittadini perché accorressero alle armi nelle file della Guardia nazionale. Poi, con l’occupazione tedesca, di Guardia nazionale non si parlò più, né a Milano né altrove. Altre concezioni, altri simboli e[...]
[...]mase insediato in un palazzo al n° 43 di via Manzoni. Tra i più ferventi organizzatori ne erano Gerolamo Li Causi (v.), Giovanni Grilli, Francesco Scotti, Luigi G aspa rotto (v.) e
suo figlio Poi do, Alfredo Pi zzo ni e Alberto Damiani. Prima di sciogliersi, il Comitato postosi alla testa del movimento fece appena in tempo a lanciare un manifesto rivolto ai militari sbandati e a tutti i cittadini perché accorressero alle armi nelle file della Guardia nazionale. Poi, con l’occupazione tedesca, di Guardia nazionale non si parlò più, né a Milano né altrove. Altre concezioni, altri simboli e altri nomi, da Garibaldi a Mazzini, da Gramsci a Rosselli e a Matteotti, ispirarono i combattenti partigiani e la Guerra di liberazione.
Bibliografia: A. Andreozzi, Deila guardia nazionale in Toscana, Firenze, 1847; G. Molli, Manuale del milite nazionale, ossia il codice della Guardia Nazionale, Milano, 1865:
F. Scotti, La Resistenza in Lombardia, Milano, 1965; G. Grilli, Due generazioni, Roma, 1953.
Guardia regia
Regia guardia per la pubblica sicurezza. Fu creata in Italia nel 1919, con un decreto reale che sopprimeva contemporaneamente il vecchio corpo delle Guardie di città. Formato da militari e ufficiali provenienti dall'esercito e dalla marina, dalle ex Guardie di città e da ufficiali in congedo, il nuovo corpo contava 377 ufficiali e 25.000 fra sottufficiali e militari di truppa, ma in realtà gli effettivi andarono rapidamente aumentando fino a raggiungere i 35.000 u[...]